mercoledì 26 aprile 2006

atipico contratto

  


  

 

volevo assumere,

con atipico contratto,

causa sorci da eliminare,

un indigeno gatto.

 

“afferra un tot di topolini,

lo stesso numero ogni giorno,

ed avrai quattro croccantini,

altrimenti non vedrai un corno.

 

Non prendertela a male,

di cinesi ne assumo quattro,

la concorrenza è globale,

un gatto è sempre un gatto!”

 

“certo c’è carenza di lavoro”

si disse il felino per commento,

“ma qui ne va del mio decoro,

questo si chiama sfruttamento.

 

Lavorare precario e restare affamato?

Com’è che la legge Biagi

si applica anche ai randagi?”

Rispose il micio un po’ contrariato,

 

“se mi dici o topi o biscotti,

io ti rispondo, voterò Bertinotti”.

lunedì 24 aprile 2006

la sparizione del procione etilico


...una sola cosa chiedo al nuovo governo: che rendano off-limits gli schermi televisivi al procione etilico calderoli, non se ne può più di sopportare le sue cazzate atomiche.

giovedì 20 aprile 2006

felino marittimo


Lui, svoltando davanti al palazzo delle terme, si disse: “non voglio pranzare solo oggi”.

Lei, arrivava costeggiando il porto, camminava decisa, passò vicino a lui, pensando “non voglio pranzare sola oggi”.

Si sedettero di fronte, un certo numero di centimetri di sicurezza li divideva, il sole entrava obliquo dalla finestra, da cui si vedevano le barche rientrare in rada.

Lei si tolse gli occhiali da Grande Bugiarda, li ripose nella borsa, lui pensò che dopo lo avrebbe superato con lo sguardo, e si concentrò su alcuni centimetri quadrati di intonaco, dall’indefinito colore, sulla parete dietro di lei.

Invece lei alzò gli occhi, e li rivolse verso di lui: uno sguardo da piccolo felino marittimo, pensò lui.

venerdì 14 aprile 2006

stranigiorni 2


 

Arrivando in palestra mi sono accorto che è spuntato un cartello bianco, scritto a caratteri cubitali, sulla porta degli spogliatoi maschili: vietato l’ingresso alle donne. C’è qualcosa di preoccupante, non so esattamente cosa ma mi ha inquietato.

Poi, in sala, mi sono accorto di una specie di rissa tra gli istruttori e alcune ragazze in tuta stretch. Che di quello che succede in palestra di solito io me ne fotto, appena arrivo indosso gli auricolari del lettore mp3, che non ho voglia di rapporti umani per un paio d’ore.

La rissa era causata dal fatto che sui monitor interni era stata sostituita la videomusic con la partita di calcio milan-inter; i maschi si erano lamentati con gli istruttori, e volevano di nuovo Mtv , mentre le ragazze volevano vedere la partita. Alla fine le pupe sui tapis roulant hanno visto la partita.

(dal lettore mp3 mi sono sparato korn, placebo, stereophonics e starsailor, per un allenamento aerobico-musicale).

Tornato negli spogliatoi, dopo avere nuovamente meditato per qualche secondo sul cartello di divieto incollato alla porta, ho notato due ragazzi che si scambiavano un foglio protocollo scritto fitto fitto, a mezza colonna, come si fa con i temi.

Non era un tema: e quei due non erano neanche compagni di classe, ma semplici amici di sudore.

Non era un tema, ma la riproduzione degli sms che lui aveva copiato dal cellulare di lei (la fidanzatina) in cui si notava abbastanza chiaramente che lo stava cornificando da un mesetto abbondante. Mi sono trattenuto dal tentare di somministrare consigli, di amore non capisco niente, ma gli ho chiesto perché avesse trascritto a mezza pagina.

E lui, il cornuto, sicuro di sé, ha risposto:” correggo gli errori di grammatica e glielo restituisco, a quella…(omissis)”. 

Eh, che strano l’amore.

Tornato a casa, dallo schermo della tv un troglodita si agitava amimicamente cercando di dimostrare ai suoi compaesani che l’olocausto è una invenzione degli occidentali, e che l’unica strage impunita è quella dei palestinesi. Il quadrumane in questione è il presidente della repubblica iraniana; e confesso che per qualche secondo ho avuto la strana idea di auspicare un terapeutico bombardamento degli iraniani, solo per qualche secondo, giuro.

Strani giorni, sarà che tra poco è pasqua.

 

pensierino pasquale

 

Nell’uovo di berlusconi,

milioni di coglioni.

Nell’uovo di romano prodi,

alcuni irrisolti nodi.

In quello di follini e fini,

un gran numero di casini.

E se tu trovi l’uovo blu,

avrai una sorpesa in più:

chi nega la realtà

tra poco sparirà,

il momento è arrivato:

il nano verrà cestinato

 

giovedì 13 aprile 2006

solitudini


 


Probabilmente era molto, molto sola: l'ho sentita oggi alla radio, e poi l'ho letta al televideo: è stata trovata morta a londra, dopo quasi due anni, una donna di 40 anni. Il suo scheletro era sul divano con la tv ancora accesa, ed intorno aveva dei pacchi natalizi del 2003.


"non mandarmi più la pasta al forno" è scritto in uno dei pizzini che bernardo provenzano ha inviato alla moglie, per dirle che non ce la faceva più a sorbirsi anelletti al forno, nella solitudine della campagna corleonese.


il terzo esempio di solitudine è dato da quel povero disgraziato che continua a negare l'evidenza,e a falsificare la realtà: il guaio è che molti ci credono.

martedì 11 aprile 2006

stranigiorni


Stamattina, dopo che mi sono svegliato, ho ricordato che avevo un appuntamento con Elvis per fargli un'intervista. Ci siamo visti al bar, lui è decisamente ingrassato, i capelli stanno cominciando a cadere e si vede il bianco alla base, la tintura non copre bene. E' sempre quello sbruffone di Elvis, lo scriverò nel mio articolo, anche se le case discografiche non se lo filano più. Poi sono tornato a casa, ho acceso il telegiornale e si parlava dell'atterraggio di una astronave marziana in Iran; gli omini gialli , nel servizio della cnn, indossavano turbanti e ciabatte dalla punta ricurva. Gli iraniani si strafottevano dal ridere, ma tanto i marziani non lo capivano. Poi hanno detto che era stato catturato il capo dei capi della mafia, antica associazione culturale-religiosa siciliana, un vecchio chiamato Bernardo "binnu" Provenzano. Un vecchio, di quelli che se lo vedi in paese che sta attraversando la strada ti fermi dieci metri prima per non spaventarlo. Il telegiornale è stato interrottto da alcuni spot pubblicitari, poi hanno detto che le elezioni italiane non erano state vinte da nessuno. In un altro telegiornale hanno detto che le elezioni italiane non le ha perse nessuno. Io mi sono detto che forse devo dormire di più, che faccio strani sogni anche di giorno, e diventano strani giorni. Oltretutto sul mio televisore la cnn non si vede


 

giovedì 6 aprile 2006

certe volte


 


certe volte. hai presente quelle bocce di vetro, dentro le quali c'è il duomo di milano, o una gondola, immersi dentro ad un liquido.sarà un liquido inerte, non si altera. rovesci la boccia e la neve finta si agita, sfarfalla. rigiri la boccia nella posizione originale, e i fiocchi di questa neve finta scendono dondolando, piano, di nuovo verso il fondo .i ricordi sono come la neve finta. qualche evento scuote il contenitore dei ricordi, loro si mettono in movimento. hai presente, il moto dei ricordi che si scombinano, concentrati, li puoi vedere. certe volte, sarebbe meglio che  i ricordi fossero veramente finti. o che si fossero sciolti, come la neve.

mercoledì 5 aprile 2006

spiegatemelo voi


 


equazione ad una incognita. se chi vota per l'utile idiota è coglione, chi vota per l'ubriaco cosa è?